Sulla distribuzione e sull' aspetto odierno della rete stradale hanno influito molti fattori, in special modo quelli economici e naturali.
Il progressivo decadimento della qualità dei servizi
( sospensione dei servizi, mancanza di puntualità, mezzi obsoleti
) e il deficit economico degli stessi, ha fatto si che a partire dal
1989 il governo
abbia iniziato una politica di privatizzazione, lasciando al settore privato
la gestione di diversi settori del trasporto lasciandoli in concessione
( ossia concedendo il privilegio di sfruttarli in cambio d'un pagamento
mensile ).
Il governo ha inoltre trasferito parete della titolarità
della proprietà delle infrastrutture ai comuni e alle province
: esistono dunque porti , strade, linee ferroviarie stataliu ed altre
provinciali o comunali.
Gli aspetti positivi di questa politica di privatizzazione e decentramento sono stati gli incrementi degli investimenti nelle infrastrutture . Gli aspetti negativi sono stati senza dubbio l'alto costo sociale di questa operazione che ha visto la perdita di molti posti di lavoro.
Il trasporto su ruote è senza dubbio il più utilizzato in Argentina.
Il problema attuale è che la rete viaria non è cresciuta in quantità
e qualità al pari dell'incremento del traffico a motore. A sottolineare
questo problema è un dato, quello sull'aumento di incidenti dovuti
alle condizioni di alcune grandi arterie nazionali: è il caso della
strada nazionale 14 (
ruta nacional 14
) troppo stretta e troppo per il transito intenso di grandi autocarri
che vanno e tornano dal Brasile.
La rete stradale argentina è di 200.000 chilometri in totale,cifra piuttosto bassa rispetto alle estensione del paese.
Dalla data dell'adesione al Mercosur,
è aumentato il trasporto a motore di merci tra i paesi che lo formano,
specialmente con il Brasile e con il Cile.
Rispetto ai collegamenti con
il Cile esistono progetti dei due governi, cileno e argentino, per migliorare
il transito ai passi di frontiera sulla cordigliera andina come ad esempio
quello di Jama (Jujuy), Socompa (Salta), San Francisco (Catamarca) e
Aguas Negras (San Juan).
La rete autostradale in Argentina è gestita per la gran parte da società alle quali lo Stato ha concesso la concessione.
Clicca sull'immagine per ingrandirla La Administración Estatal de los Ferrocarriles subì
un collasso economico alla fine degli anni 80, dal quali si salvò concedendo
a partire dagli anni 90 intergralmente la concessione ai privati.
Oggi
però vista la centralità e l'interesse rinnovato verso questo mezzo di
trasporto me alternativa
al trasporto su ruote, soprattutto in vista di uno sviluppo SOSTENIBILE,
è necessaria una politica di sviluppo e programmazione che non piò escludere
l'amministrazione pubblica.
Ferrobaires (Estación Constitución, Tel. 4304-0028/31/38); TBA (Estación Retiro, Tel. 4317-4407/45); NOA Ferrocarriles S.A. (Estación Retiro, Tel. 4312-9506/13); Ferro Expreso Pampeano (Estación Once, Tel. 4331-2702); Ferrocarril Urquiza (Estación Federico Lacroze, Tel. 4553-0044).
C'è una rete di autobus che unisce le città principali.
Orari ottenibili al terminal dei pullman a B.Aires in Av.Ramos Meijia
vicino alla stazione di Retiro.
Metro a 5 linee (subte) a B.Aires, rapida
e a buon mercato.
Numerosi i bus e i treni di periferia.
I taxi sono
neri con tetto giallo.
Esempio: tariffa AVIS per una vettura media a B.Aires: 40 pesos + 0,45
per km.
Il conducente deve avere minimo 25 anni.
A Buenos Aires
Il GPL si chiama GNC ("gas natural comprimido") ed è reperibile
in stazioni di servizio indipendenti situate all'esterno delle grandi
città.
Nel sud del paese (Patagonia e Terra del Fuoco) i prezzi
sono più bassi
del 50%.
Alcune stazioni di servizio accettano le carte di credito Visa, Mastercard
e American Express.
Internet: http://www.austral.com.ar