La strada più spettacolare dell'Argentina è un'ottima
guida alla scoperta della Patagonia.
La Ruta Nacional 40, o "la Cuarenta" è lunga ben 4.700 km,
parte dalla la Puna de Jujuy per terminare alla Tierra del Fuego
Percorrendola per intero, si varcano 236 ponti, si toccano 13 frandi laghi
e salari.
La routa 40 da accesso a 20 Riserve e Parchi Naturali , attraversa 18 fiumi.
La Trochita , una delle linee ferroviarie più famose della Patagonia, è stata completata nel 1945.
Per decenni è stata il principale mezzo di trasporto per le merci e gli animali della Argentine Southern Land Company , un agglomerato di estancias produttive inglesi donate dal governo argentino dopo il genocidio etnico conosciuto come "La Campaña del Desierto ".
La gran parte del tracciato ferroviario e le stazioni erano collocate all'interno delle proprietà inglesi ed in un centinaio di piccoli paesi, movimentando fino a 6 treni al giorno. "La compagnia caricava lana e animali nei tanti punti lungo il tragitto" stando al racconto di Roberto Yanez , un ferroviere in pensione che ha visto nascere il treno. Negli anni 70, con l' arrivo dell' asfalto e dei camion, il trasporto ferroviario delle merci cominciò a declinare in Argentina. Durante gli anni 90, nel periodo menemista , la politica di privatizzazioni investì anche il trasporto pubblico e La Trochita finì in decadenza.
Oggi, dopo un decennio, il nuovo progetto turistico auspicato dal governo della provincia del Chubut consiste nel riabilitare il treno predisponendo un percorso guidato per la regione e, anche se i funzionari statali negano qualsiasi relazione con l'impresa italiana, una delle principali offerte del percorso turistico sarà la visita alle proprietà Benetton .
Il Parco nasce il 6 novembre 1903 grazie alla donazione di terre effettuata
da Francisco Pascasio Moreno.
E' ubicato nel sudovest della provincia di
Neuquén e nel nordest della Provincia di Río
Negro e si estende su una superficie di 705.000 ettari.
Il Parco preserva una area molto rappresentativa della regione andina
del nord della Patagonia.
Nel Parco sono presenti quattro tipi di ambienti :
Altoandino, Bosco umido, Bosco di transizione e Steppa.
Il turismo è la principale risorsa economica della regione, soprattutto per quanto riguarda la zona cordillerana tra San Carlos de Bariloche e El Bolsòn. A fare da protagonisti sono le cime andine, i laghi e i boschi. Al centro della provincia è presente una zona caratterizzata dalla steppa
E' un'attrezzatissima stazione di villeggiatura posta al centro di una splendida zona andina; si scia sulle tante piste, si fanno escursioni in pullman verso Esquel , San Martin e La Hoya , verso i numerosi incantevoli laghi, ai boschi di Arrayanes e dell'isola Victoria .
E' una delle riserve
di fauna marina più importanti del mondo :
balene, pinguini di magellano , guanachi , elefanti di mare vivono indisturbati
in un territorio particolarissimo, dove le fredde acque provenienti dallo
scioglimento dei ghiacci andini scendono lungo i fiumi e vanno ad incontrarsi
con le acqua dell'Oceano Atlantico.
I luoghi dove è più facile avvistare questi animali sono senza dubbio
Punta Tombo e
Porto Piramides.
L'estremo sud del continente propone le meraviglie delle ultime propaggini andine e la Tierra del Fuego. Calafate è il punto di partenza per esplorare un universo insolito e mozzafiato, il mondo del silenzio, dei ghiacci eterni, dell'avventura. Da settembre a maggio si visitano gli immensi e celebri ghiacciai del Perito Moreno e di Uppsala , i laghi Viedma e Argentino e la Foresta Pietrificata .
Ushuaia, insieme a Puerto Williams, città cilena, si contende il primato dell'ultima terra del mondo abitato. Ushuaia significa in lingua yagan 'baia che penetra a ovest': la città è infatti adagiata ai piedi del monte Martial e, a causa dei bassi fondali della baia, le navi di grande stazza non possono raggiungere le coste.
Fondata nel 1884, oggi si è sviluppata come un grande centro commerciale ed è sede di prestigiose industrie elettroniche. Il periodo migliore per una visita è l'estate -tra novembre e aprile- e una volta lì, vi consigliamo di visitare il Museo della Fine del Mondo dove sono conservate interessanti opere di artigianato degli indiani Onas, i resti dei naufragi, documenti e foto riguardanti la storia di tutta la regione, e il Faro del Fin del Mundo.